RANCORI WALL
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Il disegno come espressione e elaborazione
(work in Progress)
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NICOLETTA FRETI

Counseling e creatività per risvegliare ciò che è autentico, profondo e vivo e trasformare i blocchi interiori in percorsi di luce
Come artista percorro la via della luce: nelle mie opere esploro il dialogo vivo tra luce e ombra, la loro danza sottile fatta di riflessi, controluce e proiezioni. Questo sguardo sul mondo nasce da un lungo viaggio personale, intrecciato con la ricerca interiore e con la conoscenza del processo creativo nelle sue fasi, nei suoi blocchi e nelle sue rivelazioni.
Da questa esperienza, unita a una preparazione psicologica, è germogliato il mio lavoro: accompagno persone e futuri counselor in percorsi di trasformazione attraverso il linguaggio simbolico delle immagini.
Da anni sostengo chi desidera risvegliare la propria scintilla creativa, superare l’auto-sabotaggio e ritrovare chiarezza. Offro uno spazio in cui la creatività diventa una guida luminosa e l’interiorità trova nuove forme per esprimersi e riconoscersi.
​Il lavoro sulla luce e sull’ombra
Secondo lo psicoanalista Carl Gustav Jung, tutti noi abbiamo una parte ombra. Corrisponde alla quella parte della nostra psiche che non ci piace, che consideriamo sgradevole e rifiutiamo. Creiamo così il nostro Sé rinnegato, il nostro lato oscuro.
Ho dedicato buona parte della mia vita al lavoro di illuminazione delle parti in ombra – un lavoro di conoscenza e di integrazione delle parti inconsce, disaggregate, rifiutate. Ho lavorato su di me e ho aiutato molti allievi e clienti (come counselor) a rischiarare le loro parti oscure. ​Nella mia attività di artista ho esplorato molti aspetti che riguardano la luce. Attraverso le opere, ho indagato la luce riflessa, la luce radente, il controluce, la proiezione e tutte quelle varianti che incuriosiscono coloro che si fermano a osservare gli effetti del dialogo sempre vivo che la luce e l’ombra offrono al nostro sguardo.
Non puoi parlare della luce, non puoi rappresentare la luce se non attraverso l’ombra – l’opacità, la trasparenza, il chiaroscuro. È veramente raro vivere momenti di immersione nel buio totale. C’è sempre un po’ di luce. E c’è sempre un po’ di ombra anche nelle situazioni più luminose. L'attività pittorica viene dalla relazione tra buio e ombra. Il mito della nascita della Pittura, raccontato da Plinio il Vecchio, narra di come la giovane Corinzia, delineando l’ombra dell’amato su una parete, inventò la pittura. Mettere in scena oggi questa antica pratica significa entrare in dialogo con la corporeità della materia/ombra e l'inafferrabilità dell'energia luminosa.
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