RANCORI WALL
Il disegno come espressione e elaborazione
(work in Progress)
NICO FRETI
BIOGRAFIA . LIBRI . MOSTRE . PREMI . ART STATEMENT . INTERVISTE
Nico Freti
Artist, Trainer counselor, Existential Analyst
Un'esperienza ventennale nel counseling e una passione per l’arte mi hanno portato a comprendere l'importanza del pensiero creativo nella crescita personale, nel rapporto con gli altri, nel cambiamento. Il mondo delle immagini – così vicino alla dimensione dell’inconscio – è un mondo che dischiude un sapere profondo. Se lo si sa ascoltare, ci mette in contatto con la parte di noi che sa ciò di cui abbiamo bisogno e conosce la via per ottenerlo. Ho realizzato mostre e pubblicato testi che trattano di creatività e cura di sé. Attraverso immagini, incontri individuali e seminari di gruppo aiuto le persone ad attingere alla propria sorgente interna per affrontare creativamente le difficoltà della vita. Sono socio fondatore della Scuola di cura di sé. Formo le persone a prendersi cura di sé e a lavorare con gli altri. Nei seminari insegno pratiche legate al mondo del Sogno, della Mindfulness, dell’Arte e del Counseling. Sono in cammino, condividere le scoperte incontrate lungo questa strada mi pare la cosa più bella e sensata che io possa fare.
Training
Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione (Unicusano). Diploma quadriennale di Pittura (Accademia di Belle Arti di Bergamo). Master biennale in Culture simboliche per le professioni dell'arte, dell'educazione e della cura (Università Bicocca). Training in Analisi dialogico processuale (Scuola di cura di sé). Corsi di Counseling (Nonterapia), di Creativity Coaching e Corporate Coaching.
Biografia
Nicoletta Freti was born in Italy in 1957. She trained at the Carrara Academy in Bergamo. After graduating in Painting he joined the teaching staff, remaining there for eleven years. In the same period she explored the connection between the artistic process and the process of personal growth. In 2008 he founded the Bergamo Self-Care School with others. He completed his training with a two-year Master's Degree in Symbolic Cultures for the professions of art, education and care obtained at the Bicocca University of Milan and a Master's Degree in Clinical and Rehabilitation Psychology at Unicusano. He has taught in the Academies of Fine Arts in Bergamo, Palermo and Bari. He has held art and creativity courses in various locations. He regularly holds creative seminars and counseling meetings. Since 1996 she has participated in personal and collective art exhibitions. From the beginning he deals with the relationship between light, the central element of his work, and the surface. She created photographs, installations and paintings and drawings.
Publications
2023. Light art e percezione. Ebook Amazon Kindle select
Editore Bramani Lubrina di Bergamo:
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2021. L'ala perduta.
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2015. L’immaginazione come pelle. Con contributi di Stefania Burnelli e Paolo Mottana.
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2014. Il respiro dell’arte. Il processo creativo nella ricerca di sé.
Interviste
Bergamonews
Il Covid e l’arte, Nicoletta Freti:
“Il vuoto dovuto alla pandemia è
generatore di nuove possibilità”
"L’arte può farci pensare a nuovi modi di porsi nel mondo. Immagino opere che possano aiutare le persone a liberarsi dai condizionamenti e dai pensieri inutili, spogliarsi, contattare la calma interiore e la presenza, liberarsi dall’ansia di fare, di avere, per imparare a stare con se stessi e, di conseguenza, con gli altri". Afferma l'artista
ART EXHIBITIONS
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2023. Presente inquieto” Bergamo. A cura di Stefania Burnelli e Fernando Noris.
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2023. Spazio-Forma. Vertova. A cura di V. Balini e A. Iezzi.
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2023. Rispecchiarsi. Sala Attilio Regolo. Palazzo Te. MatTam Mantova. A cura di Annarosa Buttarelli e Lucio Pozzi, in collaborazione con Donata Negrini e in co-produzione con Fondazione Palazzo Te.
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2023. Rispecchiarsi. Studio Balini Bergamo.
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2022. Senza confini. Arte sull’acqua. Pescherie di Giulio Romano, Mantova. Festival della Letteratura. A cura di Donata Negrini.
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2022. Qualcosa del genere. Biblioteca di Nembro. A cura di Giovanna Brambilla.
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2022. Senza confini. Arte sull'acqua. Mantova. a cura di Donata Negrini.
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2019. Casa di vita Armonia del tempo. A cura di Simonetta Gorreri. Villa Barbaro, Maser. Catalogo di Oliviero Toscani.
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2017. ALT al Palatino – Da Duchamp a Cattelan. 100 opere di grandi artisti dalla raccolta Tullio Leggeri. A cura di Alberto Fiz e Tullio Leggeri. Museo Palatino, Roma. Catalogo Electa.
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2017. La congiunzione degli opposti. Personale. A cura di Raffaele Sicignano e Maurizio Bonfanti. Spazio Espositivo Le Stanze, Trescore Balneario.
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2016. Accorgersi. Un lavoro sulla gratitudine. Genius Loci. Convento Santa Maria dell’Incoronata, Martinengo (BG).
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2015. Mundus imaginalis. Personale. A cura di Stefania Burnelli. Studio Vanna Casati, Bergamo.
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2013. Oltre il paesaggio mistico. A cura di Simonetta Gorreri. Nell’ambito delle iniziative istituzionali del Ministero per i Beni e le Attività culturali, in occasione della 55° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia 2013. Isola di San Francesco del Deserto - Laguna di Venezia (Burano).
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2013. Lightness. Galleria Marelia, Bergamo. A cura di Mia Lurgo e Paola Ubiali.
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2012. Lightness. Galleria Mya Lurgo, Lugano. A cura di Mia Lurgo e Paola Ubiali.
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2010. Una collezione trasversale. A cura di Fabio Cavallucci. ALT Museo Arte Lavoro Territorio. Alzano Lombardo, BG.
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2010. 7 artiste per la ricerca. A cura di Paola Tognon. Istituto Negri, Ranica, Bergamo.
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2009. Fuochi Fatui. Mostra evento, varie edizioni a cura di: Anna Daneri (2003); Tullio Leggeri (2003); Giovanna Brambilla (2007); Assessorati alla cultura dei comuni di Urgnano, Torre de’ Roveri (2006/2005); Varese (2005).
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2008. ...come un rumore insituabile. Personale. Galleria Vanna Casati, Bergamo.
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2007. Personale. A cura di Luciano Passoni. Ars, Bergamo. I soggetti passivi diverranno attivi.
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2006. Sotterranea. CERP - Centro espositivo Rocca Paolina, Perugia. Sotterranea.
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2005. Clorofilla. A cura di S. Falci. Stecca degli Artigiani, Isola per l’arte, Milano.
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2004. Von Festung zu Festung. Con il sostegno dell' Italian Cultural Institute. Hochbunker, Koln Ehrenfeld.
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2003. Premio Passaggi a Nord Ovest. Doppia personale. A cura di Olga Gambara. Galleria Silvy Bassanese, Biella.
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2003. Innesti. A cura di Anna Daneri. Orto botanico, Bergamo.
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2002. Qualcosa che avvolge la sfera dell’essere. Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, Perugia.
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2002. Due. Personale. A cura di Claudio Sugliani. Galleria OLIM, Bergamo.
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2000 Atlantic Center for the Arts. Presentazione a Villa Medici, Roma, della Residenza con William Kentridge e Mark Dion.
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2000. Ars. Personale. A cura di Luciano Passoni. Ars Bergamo.
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2000. Passaggi 2000. Tre mostre. A cura di A. Vettese, M.G. Recanati, S. Falci. Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Palazzina dei giardini, Modena; Ex Chiesa della Maddalena, Bergamo.
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1999. Progetto arte e territorio. A cura di Salvatore Falci e Angela Vettese. Progetti e opere per il Parco sul lago del Comune di Monasterolo (Bg).
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1998. Multi games. A cura di S. Falci , U. Cavenago. Galleria Fumagalli, Bergamo.
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1997. Premio Arte Impresa. Lyons Club Bergamo Horst, Fondazione Legler, Accademia di Bergamo. Fondazione Legler, Brembate Sopra.
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1997. Ultime Notizie. A cura di M.G. Recanati e G.A.M.e C. Bergamo. Centro S. Alessandro, Bergamo.
Prizes
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2002. Premio Passaggi a Nord Ovest. A cura di Michelangelo Pistoletto, Manifesto zero, Galleria Bassanese, Comune di Biella.
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2002. Progetto arte e multiculturalità. A cura di Emauela De Cecco. Comune di Ciserano-Zingonia.
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2000. Atlantic Center for the Arts Residency with William Kentridge. Civitella Ranieri Center, Umbertide.
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1997. Primo premio Arte Impresa. Prima edizione, Lyons Club Bergamo Horst, Fondazione Legler, Accademia di Bergamo. Fondazione Legler, Brembate Sopra.
Art Statement
Lago interno
Oggi sono agitata. Il mio lago interno è disturbato da correnti irregolari che smuovono il fondo limaccioso. L’acqua è mossa da tensioni opposte che mi tirano di qua e di là, non lascia vedere in profondità e io non so quale direzione prendere con il lavoro. Sono confusa.
Calmati! Per prima cosa bisogna calmare le acque – mi dico, e lasciare che ciò che deve andare sul fondo resti sul fondo e ciò che deve venire a galla venga a galla.
Darsi degli ordini funziona, la mente si calma. Lascio che la superficie del lago mostri elementi provenienti dal fondo e nello stesso tempo rispecchi ciò che le sta sopra, oltre il pelo dell’acqua. Il pelo dell’acqua, mi è sempre piaciuta questa definizione. Indica, credo, uno strato acquoso sottile e mobile che, come una pellicola fotografica, mostra i due lati del mondo che separa, unendoli in un’unica immagine. E' compito dell’occhio focalizzare una o l’altra delle due immagini. A seconda del punto di vista vedi ora il cielo riflesso: l’azzurro intenso, le nubi che scorrono, un aereo che sta passando proprio adesso – ti sporgi un po’ ed ecco che la tua ombra nasconde tutto questo e si apre un altro scenario. Vedi oltre la superficie dell’acqua, vedi il fondo scuro della mente, popolato da presenze inquietanti. Se non ti spaventi e resti lì per un po', a volte riesci persino a vedere oltre.
Immagine
Frequento la dimensione del pensiero per immagini. Lo faccio praticando i territori dell’arte, del sogno e dei viaggio immaginale. Ho fatto della pratica artistica un modo per conoscere la mente – la mia innanzitutto ma anche, più in generale, la mente umana. La superficie, la tela, il foglio bianco sono lo specchio ideale per riflettere; ri-flettere, ri-voltare indietro lo sguardo verso di sé per vedere. Bisogna dislocarsi per conoscersi, bisogna avere qualcosa che ti rispecchi. Gli specchi riflettono immagini. Le immagini provocano sensazioni, stati d’animo, pensieri. Può succedere che vai a visitare un museo o una mostra arrivando trafelato e arrabbiato e poi, davanti a un’opera il tuo stato si trasforma – si eleva, mi piace pensare, ma non solo, non sempre, comunque si trasforma. Poter agire sullo stato interiore di una persona attraverso l'opera, far sì che questo stato rifletta una condizione di connessione con la parte più profonda di sé – ecco, questo è quello che muove il mio operare.
Superficie
Afferrare una labile intuizione, il filo sottile di un pensiero e cercare di seguirlo nelle sue volute fino ad attraversare la materia densa del reale per andare oltre, per svelarne l’origine, per cogliere la Realtà. E la Realtà, per il nostro sistema percettivo, è fatta di superfici. Superfici che delimitano oggetti, corpi, enti. Superfici che nascondono qualcosa e rivelano qualcos’altro. Superfici che separano un dentro da un fuori, un sopra da un sotto, un diritto da un rovescio, e così via. Fino a scoprire che la superficie è il punto di contatto della dualità. È l’occasione che ci permette di fare che la nostra vita divisa in giorno e notte, ombra e luce, io e tu diventi uno.
Luce