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BIOGRAFIA E C.V.  

Nicoletta Freti, nata a Vedano Olona nel 1957, si trasferisce nel 1990 a Bergamo, dove può dare spazio alla passione per l’arte che negli anni giovanili aveva portato avanti da autodidatta. Si forma presso l’Accademia Carrara di Bergamo negli anni della direzione di Mario Cresci e dopo il diploma in Pittura entra a far parte del corpo docente, rimanendovi per undici anni. Nello stesso periodo approfondisce la connessione esistente tra il processo artistico e il processo di crescita personale. Nel 2008 ha fondato con altri la Scuola di cura di sé di Bergamo, dove attualmente tiene seminari creativi e incontri di counseling. Completa la sua formazione con un Master biennale in Culture simboliche per le professioni dell'arte, dell'educazione e della cura conseguito presso l’Università Bicocca di Milano e la Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione presso Unicusano.

Dal 1996 partecipa a mostre personali e collettive. Fin dall’inizio si confronta con la relazione tra la luce, elemento centrale del suo lavoro, e la superficie. Negli anni 1997-2004 realizza fotografie, installazioni e carte che tratta con interventi di lieve modifica della superficie,  modulata dalla luce radente o posta in controluce. Successivamente si dedica a installazioni che utilizzano fogli di carta disegnati, ripiegati e illuminati in vari modi. Realizza opere poste in relazione con la luce ambiente e opere che utilizzano sorgenti luminose. Sceglie materiali e strumenti in grado di emettere o di veicolare la luce come lenti d’ingrandimento, fibre ottiche, pellicole olografiche, LED ponendoli in dialogo con gli strumenti tradizionali dell'arte: carta, tela, pigmento. Una sua opera di fibre ottiche tessute a mano entra a far parte della collezione Tullio Leggeri.

Nelle opere più recenti, attraverso la luce guarda dentro l’opera mettendo a nudo le sue componenti. 

PUBBLICAZIONI

Ha pubblicato presso L'Editore Bramani Lubrina di Bergamo:

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE 

  • 2023. Rispecchiarsi. Sala Attilio Regolo. Palazzo Te. MatTam Mantova. A cura di Annarosa Buttarelli e Lucio Pozzi, in collaborazione con Donata Negrini e in co-produzione con Fondazione Palazzo Te. 

  • 2022. Senza confini. Arte sull’acqua. Pescherie di Giulio Romano, Mantova. Festival della Letteratura. A cura di Donata Negrini.

  • 2022. Qualcosa del genere. Biblioteca di Nembro. A cura di Giovanna Brambilla.

  • 2022. Senza confini. Arte sull'acqua. Mantova. a cura di Donata Negrini.

  • 2019. Casa di vita Armonia del tempoA cura di Simonetta Gorreri. Villa Barbaro, Maser. Catalogo di Oliviero Toscani.

  • 2017. ALT al Palatino – Da Duchamp a Cattelan. 100 opere di grandi artisti dalla raccolta Tullio Leggeri. A cura di Alberto Fiz e Tullio Leggeri. Museo Palatino, Roma.  Catalogo Electa.

  • 2017. La congiunzione degli opposti. Personale. A cura di Raffaele Sicignano e Maurizio Bonfanti. Spazio Espositivo Le Stanze, Trescore Balneario. 

  • 2016. Accorgersi. Un lavoro sulla gratitudine. Genius Loci. Convento Santa Maria dell’Incoronata, Martinengo (BG).

  • 2015. Mundus imaginalisPersonale. A cura di Stefania Burnelli. Studio Vanna Casati, Bergamo. 

  • 2013. Oltre il paesaggio misticoA cura di Simonetta Gorreri. Nell’ambito delle iniziative istituzionali del Ministero per i Beni e le Attività culturali, in occasione della 55° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia 2013. Isola di San Francesco del Deserto - Laguna di Venezia (Burano). 

  • 2013. LightnessGalleria Marelia, Bergamo. A cura di Mia Lurgo e Paola Ubiali. 

  • 2012. Lightness. Galleria Mya Lurgo, Lugano. A cura di Mia Lurgo e Paola Ubiali. 

  • 2010. Una collezione trasversaleA cura di Fabio Cavallucci. ALT Museo Arte Lavoro Territorio. Alzano Lombardo, BG.

  • 2010. 7 artiste per la ricerca. A cura di Paola Tognon. Istituto Negri, Ranica, Bergamo.

  • 2009. Fuochi FatuiMostra evento, varie edizioni a cura di: Anna Daneri (2003); Tullio Leggeri (2003); Giovanna Brambilla (2007); Assessorati alla cultura dei comuni di Urgnano, Torre de’ Roveri (2006/2005); Varese (2005).

  • 2008. ...come un rumore insituabile. Personale. Galleria Vanna Casati, Bergamo.

  • 2007. Personale. A cura di Luciano Passoni. Ars, Bergamo. I soggetti passivi diverranno attivi.

  • 2006. Sotterranea. CERP - Centro espositivo Rocca Paolina, Perugia. Sotterranea. 

  • 2005. Clorofilla. A cura di S. Falci. Stecca degli Artigiani, Isola per l’arte, Milano.

  • 2004. Von Festung zu Festung. Con il sostegno dell' Italian Cultural Institute. Hochbunker, Koln Ehrenfeld. 

  • 2003. Premio Passaggi a Nord Ovest. Doppia personale. A cura di Olga Gambara. Galleria Silvy Bassanese, Biella.

  • 2003. Innesti. A cura di Anna Daneri. Orto botanico, Bergamo.

  • 2002. Qualcosa che avvolge la sfera dell’essere. Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, Perugia.

  • 2002. Due. Personale. A cura di Claudio Sugliani. Galleria OLIM, Bergamo. 

  • 2000 Atlantic Center for the Arts. Presentazione a Villa Medici, Roma, della Residenza con William Kentridge e Mark Dion.

  • 2000. Ars. Personale. A cura di Luciano Passoni. Ars Bergamo. 

  • 2000. Passaggi 2000. Tre mostre. A cura di A. Vettese, M.G. Recanati, S. Falci. Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Palazzina dei giardini, Modena; Ex Chiesa della Maddalena, Bergamo.

  • 1999. Progetto arte e territorio. A cura di Salvatore Falci e Angela Vettese. Progetti e opere per il Parco sul lago del Comune di Monasterolo (Bg).

  • 1998. Multi gamesA cura di S. Falci , U. Cavenago. Galleria Fumagalli, Bergamo. 

  • 1997. Premio Arte Impresa. Lyons Club Bergamo Horst, Fondazione Legler, Accademia di Bergamo. Fondazione Legler, Brembate Sopra.

  • 1997. Ultime Notizie. A cura di M.G. Recanati e G.A.M.e C. Bergamo. Centro S. Alessandro, Bergamo.

STATEMENT

L’artista parte dal buio in cerca della luce. Levare l’opaco dentro di sé conduce a rischiaramenti della coscienza. La coscienza è luce. La superficie, la tela, il foglio bianco sono lo specchio ideale per ri-flettere, ri-voltare indietro lo sguardo verso di sé per vedere l’essenza di tutte le forme. Ogni superficie rappresenta il punto di contatto della dualità. È l’occasione che permette alla nostra vita divisa in giorno e notte, ombra e luce, io e tu, di diventare uno. 

 

Lago interno

Oggi sono agitata. Il mio lago interno è disturbato da correnti irregolari che smuovono il fondo limaccioso. L’acqua è mossa da tensioni opposte che mi tirano di qua e di là, non lascia vedere in profondità e io non so quale direzione prendere con il lavoro. Sono confusa.

– Calmati! Per prima cosa bisogna calmare le acque – mi dico, – e lasciare che ciò che deve andare sul fondo resti sul fondo e ciò che deve venire a galla venga a galla.

Darsi degli ordini funziona, la mente si calma. Lascio che la superficie del lago mostri elementi provenienti dal fondo e nello stesso tempo rispecchi ciò che le sta sopra, oltre il pelo dell’acqua. Il pelo dell’acqua, mi è sempre piaciuta questa definizione. Indica, credo, uno strato acquoso sottile e mobile che, come una pellicola fotografica, mostra i due lati del mondo che separa, unendoli in un’unica immagine. E' compito dell’occhio focalizzare una o l’altra delle due immagini. A seconda del punto di vista vedi ora il cielo riflesso: l’azzurro intenso, le nubi che scorrono, un aereo che sta passando proprio adesso – ti sporgi un po’ ed ecco che la tua ombra nasconde tutto questo e si apre un altro scenario. Vedi oltre la superficie dell’acqua, vedi il fondo scuro della mente, popolato da presenze inquietanti. Se non ti spaventi e resti lì per un po', a volte riesci persino a vedere oltre. 

 

 

Immagine

Frequento la dimensione del pensiero per immagini. Lo faccio praticando i territori dell’arte, del sogno e dei viaggio immaginale. Ho fatto della pratica artistica un modo per conoscere la mente – la mia innanzitutto ma anche, più in generale, la mente umana. La superficie, la tela, il foglio bianco sono lo specchio ideale per riflettere; ri-flettere, ri-voltare indietro lo sguardo verso di sé per vedere. Bisogna dislocarsi per conoscersi, bisogna avere qualcosa che ti rispecchi. Gli specchi riflettono immagini. Le immagini provocano sensazioni, stati d’animo, pensieri. Può succedere che vai a visitare un museo o una mostra arrivando trafelato e arrabbiato e poi, davanti a un’opera il tuo stato si trasforma – si eleva, mi piace pensare, ma non solo, non sempre, comunque si trasforma. Poter agire sullo stato interiore di una persona attraverso l'opera, far sì che questo stato rifletta una condizione di connessione con la parte più profonda di sé – ecco, questo è quello che muove il mio operare. 

 

 

Superficie

Afferrare una labile intuizione, il filo sottile di un pensiero e cercare di seguirlo nelle sue volute fino ad attraversare la materia densa del reale per andare oltre, per svelarne l’origine, per cogliere la Realtà. E la Realtà, per il nostro sistema percettivo, è fatta di superfici. Superfici che delimitano oggetti, corpi, enti. Superfici che nascondono qualcosa e rivelano qualcos’altro. Superfici che separano un dentro da un fuori, un sopra da un sotto, un diritto da un rovescio, e così via. Fino a scoprire che la superficie è il punto di contatto della dualità. È l’occasione che ci permette di fare che la nostra vita divisa in giorno e notte, ombra e luce, io e tu diventi uno. 

 

Luce

Controluce, luce riflessa, luce radente, luce interna, luce deviata. L’attenzione nei confronti della superficie pittorica, l’indagine nei confronti dei suoi elementi tipici (chiaroscuro, colore, profondità, illusorietà) mi hanno portato presto a comprendere il ruolo determinante della luce in arte e la sua importanza per un artista. La visibilità del quadro è nella luce. La tridimensionalità del quadro è data dalla luce. 

PREMI E RESIDENZE

  • 2002. Premio Passaggi a Nord Ovest. A cura di Michelangelo Pistoletto, Manifesto zero, Galleria Bassanese, Comune di Biella.

  • 2002. Progetto arte e multiculturalità. A cura di Emauela De Cecco. Comune di Ciserano-Zingonia.

  • 2000. Atlantic Center for the Arts Residency with William Kentridge. Civitella Ranieri Center, Umbertide.

  • 1997. Primo premio Arte Impresa. Prima edizione, Lyons Club Bergamo Horst, Fondazione Legler, Accademia di Bergamo. Fondazione Legler, Brembate Sopra.

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