RANCORI WALL
Il disegno come espressione e elaborazione
(work in Progress)
NICOLETTA FRETI
SCATOLE DI SILENZIO (2024/25)
Cm. 30 x 30 x 6 ciascuno. Plexiglas + materiali vari.

Sono partita dal desiderio di rappresentare la sensazione che accompagna l’afasia: quel momento sospeso in cui una parola sembra affiorare ma resta imprendibile. La senti sulla punta della lingua eppure non riesci a dirla. L’afasia è, in medicina, un disturbo che compromette la capacità di comprendere o esprimere le parole. Ma per i filosofi scettici, la parola afasia indicava il silenzio intenzionale, la sospensione del giudizio, il non pronunciarsi davanti a una realtà che resta, per sua natura, inconoscibile.
In seguito, sviluppandosi il lavoro, avevo in mente la possibilità di trasmettere l’idea del pensiero sorgivo, che viene quando riesci a fare silenzio dentro di te. E' di una qualità diversa dai pensieri soliti. Silenziando la mente, ti accorgi di quando un pensiero arriva. E vedi che, prima di essere un pensiero, è un’intuizione. E’ un’immagine, è un lampo che cogli e in seguito la tua mente declina in parole. Mi sembra che i pensieri arrivino alla coscienza condensati in forma di immagine. Immagini sorgive.
Cm. 30 x 30 x 6 ciascuno. Plexiglas, film olografici, colori fluorescenti, materiali vari.



AFASIE (2024)




