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  • Affinità espressive

UNA RISONANZA TRA SPIRITI AFFINI


Persone che intendono la Via dell’arte come via di conoscenza


Per affinità elettiva, secondo i dizionari, si intende un’attrazione reciproca fra due o più persone. Un’attrazione spontanea tra individui che hanno comunanza di interessi, di idee, di gusti. Leggendo l’introduzione al celebre romanzo di Goethe Le affinità elettive (2013), pubblicato per la prima volta nel 1809, scopro che il titolo del libro è mutuato dalla chimica, per la quale l'affinità elettiva è la proprietà che hanno alcune sostanze di reagire tra loro per formare composti nuovi. Una proprietà che Goethe applica magistralmente alla relazione che si instaura tra i protagonisti del suo romanzo. A questo si ispira il titolo di questo blog, che si pone come un possibile spazio d'incontro tra spiriti affini, persone che seguono la Via dell’arte come via di crescita personale e indagano il pensiero creativo per esprimere e conoscere se stesse e il mondo e hanno voglia di condividere le esperienze incontrate lungo la Via.


Ragazze amiche con cielo

In quale misura l’arte è espressività?


Il termine espressive che troviamo nel titolo del blog, vuole richiamare a ciò che una persona può esprimere di sé attraverso il fare artistico. In genere, ogni opera esprime qualcosa dell’autore – nel senso che un certo modo, una certa qualità caratteristica di quel dato artista si riconosce nell’intero corpo delle sue opere. Questo non significa che ogni opera sia stata realizzata con intento puramente espressivo. L’espressività fine a se stessa non porta lontano. Se non è sostenuta da un’intenzione, dopo un po’ il processo si arresta. Il processo creativo è fatto di momenti di apertura (pensiero divergente) in cui ci si esprime liberamente e momenti valutativi (pensiero convergente) nei quali si comprende quello che si è fatto e si definisce dove si vuole andare. E' costituito da un alternarsi di fasi che, come onde, conducono verso la creazione dell’opera (se vuoi approfondire questo argomento vedi il mio testo: Il respiro dell’arte. Il processo creativo nella ricerca di sé (Amazon).



Spiriti affini


Mi interessa la capacità di far incontrare le persone che la passione artistica porta con sé. La capacità che la Via dell’arte ha di coinvolgere spiriti affini per interessi e sensibilità. Perché, per quanto si possa fare arte per se stessi e vi sia la necessità di preservare momenti di fruttuosa solitudine – l’opera è diretta al mondo. L’arte vive quando è comunicata, condivisa e partecipa del gioco del mondo. E l’artista si mette in gioco fino in fondo quando accetta che la sua opera vada nel mondo, accoglie quello che questo gesto comporta e impara da ciò che riceve. Che si tratti di avere a che fare con il mondo dell'arte o semplicemente con un amico al quale doniamo un disegno – mostrarsi rappresenta un momento difficile da vivere, pieno di complicazioni sia concrete che emotive. Sapere che quello che vivi tu lo vivono anche altri, che certi vissuti e difficoltà fanno parte della Via si rivela di grande aiuto.



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